CON UNA BESTEMMIA IN GOLA

Volevo prendere a sassate in fronte ufficiali e marescialli“. Così disse Terzo Larice ricordando la Settimana Rossa e i giorni in cui entrò in un gruppo spontaneo che confluirà poi negli Arditi del Popolo.

Terzo Larice “Tigre”


La sua vita sembra un film. Le persecuzioni del regime lo spingono in Francia col fratello Settimio che, accusato di aver sparato alla polizia, viene condannato a 20 anni di lavori forzati nella Guyana francese. Guidato da una tribù indigena, Terzo lo raggiunge con un viaggio rocambolesco nella giungla e dopo l’evasione riesce a far perdere le proprie tracce e tornare a Forlì. Trova lavoro alla Mangelli e partecipa a tutti gli scioperi della fabbrica. Segnalato e sorvegliato dai fascisti, entra nei partigiani dell’8° Brigata Garibaldi col nome di battaglia Tigre.

Gino Larice “Tigrotto”

È commissario politico del 2° distaccamento e combatte fino alla liberazione di Forlì accanto al fratello e al figlio Gino, con il quale, dopo la guerra, torna in sudamerica a fare il cercatore di diamanti. Gino però muore di appendicite e Tigre ne esce distrutto, rientra in Italia con la moglie, anch’essa malata, che morirà anni dopo. Prende casa a Ca’ Ossi, dove frequenta il circolo comunista e diventa un riferimento per il quartiere. Nel dicembre ’79 viene ricoverato dopo un infarto, ma rifiuta le cure e torna a casa. Muore con una bestemmia in gola e una foto della moglie in tasca. La sua ultima volontà è di essere sepolto con la divisa partigiana, perché, se fosse tornato dall’aldilà, avrebbe fatto la rivoluzione.

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Romagna Ribelle è un progetto di raccolta resistente. Un archivio virtuale per ricordare le donne e gli uomini che hanno contribuito alla Resistenza in Romagna. Gente comune, partigiani, sovversivi, banditi e ribelli spesso dimenticati, ma anche episodi, luoghi e ricordi di un tempo che non ritorna. Un piccolo spazio per coltivare la memoria antifascista locale e ricordare da dove veniamo.
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